domenica 24 febbraio 2013

Un'ora sola ti vorrei

23 febbraio 2013.
È sabato, e fuori piove. Non ha fatto altro oggi..
Gocce su gocce, bagnato su bagnato ma soprattutto continua tristezza.
È tornata, mi ha dato tregua per due settimane, più o meno, ma adesso è tornata più prepotente di prima, più fastidiosa di prima.

Ogni volta che vedo un ragazzo alto rasato, con le spalle larghe e la barbetta il battito cardiaco accelera, divento nervosa e sudo freddo. Ho il continuo terrore di incontrarlo; già terrore..
Mesi fa, cercavo di creare più occasioni possibili per tentare di vederlo anche solo per un secondo ancora ma adesso è cambiato tutto, adesso sono cambiata io, adesso pur di non incontrare nessuno compreso lui, esco il minimo necessario.
Sono cambiata e in peggio. Purtroppo.
Sto vivendo un periodo (come sapete) di sbalzi d’umore esagerati, non trovo stimolante niente, non ho voglia di conoscere persone nuove e mi scoccia uscire con quelle vecchie.
Sto seriamente prendendo in considerazione l’idea di rivolgermi ad uno psicologo visto che il mio comportamento ultimamente mi preoccupa, mi assento dal mondo spessissimo chiudendomi a riccio e non permettendo a nessuno di vedere il mio malessere interiore, rido poco e mai di gusto ma soprattutto sto aumentando di peso visto che ho interrotto la palestra e mangio schifezze ma costano veramente troppo le sedute e non posso permettermele.

Tornando a lui, Stefano, era un po’ che non ci pensavo, giuro, ma poi mi accadono cose che mi riportano con la mente a quei giorni, riaprendo le ferite leggermente rimarginate.
Ho avuto la febbre e guardandomi allo specchio ho potuto rendermi conto della situazione disastrosa in cui ci troviamo ogni volta che siamo malati, ossia pigiamone di plaid e capelli sporchi; il mio aspetto mi ha fatto ricordare quando mesi fa andai a lavorare con 38 di febbre, e parliamoci chiaramente non l’ho fatto per fare una bella impressione al capo ma per vedere lui visto che era venerdì e non l’avrei visto fino al lunedì dopo.
Ricordo il mio aspetto sbattuto e le gote rosse, ricordo una collega che mi rimprovera per essere andata a lavoro in quelle condizioni e ricordo il suo sguardo, per la prima volta notai che nella sua espressione c’era un pizzico di dolcezza e non solo il calore, la passione, le sensualità incandescente che mi aveva rapita fino a quel momento.
Ecco, credo che sia esattamente da quel momento che io non ho più potuto fare a meno di lui..



Un'ora sola ti vorrei 
per dirti quello che non sai 
ed in quest'ora donerei 
la vita mia per te 
Io non vedo il mondo 
quando penso a te 
vedo gli occhi tuoi nei miei 
ma se non mi vuoi 
non è niente sai 
la vita mia per me

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