domenica 16 giugno 2013

Prima settimana a Londra

Sono a Londra da meno di una settimana e già mi manca casa.
I primi giorni ottavo con me stessa per essere felice a tutti i costi e non prendere la decisione affrettata di tornare in dietro;  gli avvenimenti non hanno aiutato e il clima peggio che mai.
Siamo arrivati alle 3 di notte e, con una mail, l'ostello in cui avremmo dovuro alloggiare ci avverte che la camera c'è stata tolta poiché non ci siamo presentati ma il volo ha solo ritardato (e non è stata davvero colpa nostra); chiama l'ostello, spiega la situazione; ovviamente senza risolverla perchè la stanza ormai era occupata.
-La desolazione- trovarsi a Victoria station a barboneggiae per la prima notte di "vacanza/lavoro".
Ovviamente non abbiamo dormito e la mattina stanchi e nervosi, ci siamo buttati nello Starbucks più vucino per scaldarci e usufruire del wi-fi per cercare un posto dove passare le notti seguenti.
Dopo tanti e tanti rifiuti, per via delle camere piene, abbiamo trovato posto in un tugurio sudicio e lontano dal centro di Londra, economico certo ma invivibile.
Lunedi andiamo a vedere una casa e sicuramente la prenderemo per il momento nel caso ce ne faremo dare un'altra più in la ma ora è fondamentale visto che abbiamo lasciato il tugurio questa mattina e questa notte la passiamo nuovamente a Victoria station.
Ma va bene così non possiamo lamentarci piu di tanto è già una grande occasione questa di essere a Londra e anche se è iniziata male (e ancora non sta andando meglio) bisogna godersela fino in fondo.


lunedì 10 giugno 2013

però il cuore, sai, me l'ha giurato sa che un giorno tornerai ...

…il mio cuore si è come bloccato
O era fermo prima e ha ripreso a battere
Tante volte io l'ho immaginato
Rivedere te che effetto mi farà...

I ricordi che sembrano lame fanno male ma forse li cerco io
per rivivere per ricordare ogni istante accanto a te, una vita accanto a te,
e il cervello sa che è complicato ciò che è rotto ormai non si riparerà
però il cuore, sai, me l'ha giurato sa che un giorno tornerai
sììì dice presto tornerai..

Io ci provo, lo giuro! Ce la metto veramente tutta ma pare che i miei sforzi siano vani, pare che la Signora Notte mi voglia veder piangere, pare che i suoi figli, i sogni, mi vogliano vedere soffrire.
Questa notte sei tornato e “non so più se sia stata colpa tua o mia” ma resta il fatto che il mio tentato auto-convincimento non sia servito poi a molto.
Ero nel giardino della casa di mia nonna con mia sorella e ad un certo punto spunta una bambina dal nulla e mi viene in contro; mi avvicino e mi chino e le chiedo :<<Tesoro, sei qui da sola?>> mi risponde che il padre è fuori il cancello e che lei aveva visto lo scivolo che si trovava nel giardino e che ci voleva salire.
Le chiedo se mi accompagna dal padre così che lo avvertiamo che lei sta giocando con lo scivolo ma come mi rialzo in posizione retta vedo comparire il padre.. Vedo comparire lui; Stefano…
Mi raggiunge e mi saluta come se fossimo niente fosse; io lo prendo per una mano e lo trascino nel retro della casa, dove parliamo un sacco e poi ci baciamo.

Purtroppo non ricordo molto altro ma ricordo che è stato bellissimo tra di noi…

lunedì 3 giugno 2013

Pasqua 2013

Che strana la vita, a volte ti insegna delle cose in modo totalmente bizzarro e casuale.
Chi l'avrebbe mai detto che delle semplici cuffiette potessero darmi una lezione cosi particolare.

Seratina come IO comanda, sabato sera passato in un locale con due chiacchiere, una birra, una cazzata, una birra, una flirtata, una birra, mia sorella che canta, una birra, birra, irra, rra, ra, a................................. consapevole del fatto che tornerai a casa sbronza e la mattina seguente ti dovrai alzare prestissimo, preparare in un batter d'occhio e correre a Termini (e arrivarci in orario) per non perdere il treno e non arrivare tardi al pranzo di pasqua a casa della nonna. La sera si conclude con ulteriore birra, maria e cornetto caldo appena sfornato e torni a casa alle 4 che non sai come ci sei arrivata.
Il telefono suona la sveglia alle 6.00 am. Ti svegli.. anzi no, non ti svegli ma ti alzi, fai colazione con cornetto comprato la sera prima e caffè-latte; ti lavi e vesti velocemente, piu comoda possibile senza pensarci neppure: metto i leggins fango, stivali bassi, felpone h&m e i capelli fortunatamente erano puliti per grazia divina, un pò di correttore (giusto perche bisognerà interagire con qualcuno) e occhialoni a mosca alla Mina.
Prima di uscire di casa si fa un ripasso delle cose necessarie: borsone Invicta, chiavi, soldi, sorella con tanto di gatto, telefono e cuffiette (cosi che nel traggitto mi possa chiudere in me ascoltando un po’ di musica).
Il viaggio in treno procede comodo e rilassante: persa nella mia musica e nei miei pensieri.
Arriviamo alla stazione in perfetto orario e, ad aspettarci, troviamo il papone adorato che ci risparmia di prendere l’autobus dalla stazione di Ceccano (FR) che dista pochi chilometri dalla casa dei nonni.
Arrivate! Dai nonni si farà: pasqua, pasquetta e giorno successivo.
Torni a casa che sei pieno come un uovo, il tragitto Ceccano - Roma questa volta si fa in macchina seduta al tuo solito posto, tuo da ben 20 anni, il sedile posteriore dietro il guidatore (guidatore in questione, sempre il papone) con accanto a me la compagna di 20 anni di esperienza la sorella pazza e d’avanti la mia mamma.
Indosso un felpone con le tasche, maglietta disegnata da me con la figura della sfera pokè, jeans e all star gialle (distrutte); solite cuffiette e soliti pensieri.
Giunti a casa si disfano i bagagli, si controllano i vari portali internet per vedere se qualcuno ti scrive e dopo una bella doccia, bollente e rilassante si mettono tuuuutti i panni sporchi a lavare, compreso il felpone del ritorno, con le cuffiette ancora nelle tasche; quando me ne ricordo è già toppo tardi.
Felpone asciutto, cuffie pulite ma sicuramente morte. Prima di gettarle decido di provarle e caspita, funzionavano.
L'insegnamento che ne ho tratto io è: tutto ciò che si da per ovvio non lo è mai. Le cuffie, Stefano, il lavoro, la scuola.. Niente è  quel che sembra..